

Questa storia d'amore inizia nel 1946, quando Enrico Cappellini diventa produttore di mobili a Carugo. Nel 1977 il laboratorio passa al figlio, Giulio Cappellini, che lo trasformerà Creazione del 1946, mobili in legno individuare i talenti di domani. Estetiche audaci da sempre esposta nei più celebri musei del mondo
I valori

01.
Rivelatore di talenti
Noto per saper riconoscere i talenti promettenti, il brand italiano ha rivelato con audacia i più grandi designer della nostra epoca diventando il Santo Graal dei giovani creativi! Liberato dalle convenzioni, il catalogo Cappellini sbalordisce per la grande creatività. Questa qualità non smette mai di stravolgere i codici del design e di superare i limiti di produzione, facendo di ogni progetto emergente un'opera artistica.

02.
Democratizzazione della sperimentazione
La punta di diamante dell'abilità artigianale italiana osa introdurre materiali pregiati in un approccio più industriale. Con quale obiettivo? Democratizzare l'eccellenza, sperimentare nuove tecniche di produzione e favorire l'incontro di processo creativo e produttivo per dar vita a creazioni straordinarie!

03.
Ambasciatore del design italiano
Al centro di questa cultura design italiana inimitabile, intramontabile e di avanguardia, Cappellini ha saputo costruire la sua fama nel contesto milanese attraverso la presentazione di novità sempre più sorprendenti durante il Salone del Mobile. Raffinato, elegante ma soprattutto stravagante, le personalità creative dietro ogni pezzo di arredamento utilizzano con dinamismo, ironia ed eccentricità lo stile italiano così caratteristico.
Giulio Cappellini
L’istinto creativo
Architetto, designer e art director, Giulio Cappellini è una delle figure più influenti di questo periodo storico nel settore. A partire dal 1977, anno in cui entra a far parte della società, il figlio del fondatore inizia a trasformare l'azienda di famiglia in una realtà internazionale. Dopo essere andato a lezione da Achille Castiglioni, Giulio Cappellini abbraccia una visione innovativa e di rottura e affina un istinto formidabile nello scovare talenti. Un mentore assurto a grande fama che rappresenta l'eccellenza del made in Italy nel mondo. Attraversa gli anni Ottanta rivelando i più grandi designer della fine del XX secolo: Jasper Morrison, Marc Newson, Tom Dixon, Marcel Wanders. Tutti loro devono il proprio successo al brand Cappellini, che si è imposto come punto di riferimento sulla scena internazionale. Cappellini stesso si dedica alla creazione con arredi divertenti e funzionali.
In occasione del lancio del marchio su Made In Design, Giulio Cappellini ci consegna la sua visione del design attraverso una videointervista in esclusiva.
Icone di stile italiano
Rivelazioni anticonformiste
Tra imprese estetiche e rivelazioni anticonformiste, Cappellini mostra tutta la sua ecletticità a partire dagli anni Ottanta. Nel tempo le prime produzioni sono diventate delle hit, evidenziando il talento di ogni designer. La Felt Chair, progettata da Marc Newson nel 1988 e basata sul modello Embryo, afferma subito lo stile biomorfico dell'autore, con la poltrona che poggia parzialmente sulla parte inferiore della seduta. Alla fine degli anni Ottanta, Tom Dixon inventa la S-Chair, una seduta dalle forme sinuose che con la sua struttura in metallo sfida le leggi della distribuzione del peso. Nel 1996, Marcel Wanders disegna la Knotted Chair, una sedia ultraleggera realizzata in fibre di carbonio e aramide. L'unione dei due materiali è fatta in modo da sembrare una rete da pesca.
Da Marc Newson a Marcel Wanders per Moooi, passando per Tom Dixon e i fratelli Bouroullec... Tutti proseguono una carriera di successo lavorando per aziende di spicco o per il proprio marchio.
Utopie rivoluzionarie
Eccentricità, humour e dinamismo costituiscono il DNA delle collezioni di Cappellini, costellate di creazioni di designer prestigiosi. Viaggio nel tempo con l'avveniristica Tube Chair di Joe Colombo, una poltrona rétro futurista, la prima modulare. Riscopriamo il design ribelle del post-modernista Alessandro Mendini con la poltrona Proust: provocazione e sperimentazione. Sfidiamo le leggi della gravità con Shiro Kuramata e la cassettiera Side 01 che strizza l'occhio alle sculture su più livelli dell'artista Donald Judd. Esplora i pezzi originali e dirompenti dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri, emblema del carattere rivoluzionario delle collaborazioni tra i designer e la grande azienda italiana.
L'azienda Cappellini
Cappellini e la cultura
MoMa di New York, Victoria and Albert Museum di Londra, film di respiro internazionale come la serie cinematografica di James Bond: il design firmato Cappellini è ben radicato nell'immaginario collettivo. Una democratizzazione di successo dovuta al carattere innovativo di un'estetica rivoluzionaria, questi pezzi infatti sono riusciti nell'impresa audace di passare dallo status di creazioni all'avanguardia a quello di eccezionali arredi pop. Un manifesto al genio che riscontriamo nel design quando il successo travalica le classi sociali.
Film di respiro internazionale penetrato nella cultura collettiva. Grandi collezioni design MoMa a New York Victoria and Albert a Londra Cappellini. Trascendere il genere.
I designers
Alessandro Mendini
Marcel Wanders
Marc Newson
Tom Dixon
Jasper Morrison
Nendo
Joe Colombo
Ronan & Erwan Bouroullec
Piero Lissoni